CHIONETTI

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La storia dell'azienda Chionetti ha inizio nel 1912 quando Giuseppe Chionetti acquista la cascina di San Luigi, a Dogliani, un territorio particolarmente vocato per la produzione vinicola.

A quel tempo il loro vino veniva venduto ai più grandi commercianti della zona, fino a quando il nipote di Giuseppe, Quinto, prende le redini dell'azienda che si avvia sempre più verso il riconoscimento della propria identità, le bottiglie vengono vendute con il nome dell'azienda.

Gli sviluppi dell'attività vengono guidati da Quinto, nato e cresciuto accanto al suo vitigno, e dal figlio Andrea che allarga le proprietà di famiglia estendendole a tre cru nella zona di San Luigi (Sorì del Briccolero, San Luigi e Vigna La Costa).

In quel periodo l'azienda inizia a farsi riconoscere esportando i loro vini all'estero e negli USA, e ben presto Chionetti diviene un riferimento a livello mondiale per la produzione del Dolcetto Dogliani: questo vino, a base di sole uve Dolcetto, ha grandi potenzialità e un carattere estremamente riconoscibile: legato al suo territorio di origine, racchiude in sè l'austerità dei tannini dei grandi vini piemontesi e la rotondità del frutto che lo rendono un vino di facile beva, insieme al una buona propensione all'invecchiamento.

Nel 1988, nel periodo di massima crescita, Andrea muore tragicamente in un incidente stradale, e Quinto continua a portare avanti l'attività da solo finché nel 1999, la moglie di Andrea, Maria, decide di aiutarlo abbandonando il proprio lavoro in banca.

Nel 2013 Quinto lascia le redini a suo nipote Nicola, animato dalla stessa passione e volontà di suo padre e di suo nonno. Nel 2015 hanno acquistato tre vigne nella zona di Barolo che vengono vinificate a parte per la produzione dei loro tre Barolo.

 

Chionetti possiede oggi 15 ettari vitati, vinificati in Bio dopo che Nicola ha convertito la produzione in Biologico, sempre però il linea con la tradizione dell'azienda: procedure classiche, potature elevate in vigna, fermentazioni spontanee. Dopo la vendemmia manuale e pigiatura soffice, la uve vengono trasportate in vasche d'acciaio per la fermentazione, che avviene solo a base di lieviti spontanei con macerazione sulle bucce per 10-15 giorni. Dopo la malolattica, il vino subisce affinamento in acciaio, cemento o legno per un periodo che può variare dagli 11 mesi ai 3 anni. L'azienda produce ogni anno 85000 bottiglie, coerentemente con lo stile tradizionale, ed identifica un vero e proprio riferimento per la produzione del Dolcetto Dogliani.

Quinto Chionetti è considerato un padre spirituale per tutti i viticoltori legati alla denominazione, e la sua passione e il suo indissolubile legame con il territorio continuano a vivere nei suoi vini che non smettono di sorprendere ed emozionare.

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